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L’odierno Teatro Massari è, alle origini, la sede dell’Oratorio della Congregazione del SS. Rosario -fondata nel 1692- costruito nel XVII secolo, è citato nei documenti a partire dal 1746.
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Massari Speciale
IL BRADIPO E LA CARPA
Migliore Drammaturgia Settimia Spizzichino e gli Anni Rubati 2018
Migliore Interpretazione ConCorto 2018
Finalista Palio Ermo Colle 2018
Finalista Minimo Teatro Festival 2018
“La drammaturgia originale de Il Bradipo e la Carpa nasce dall’incontro tra il regista Antonio Carnevale e Roberto Quartarone, giornalista ed esperto di sport, che nel volume Due Eroi in Panchina -edito nel 2016 da InContropiede- riporta alla luce la storia di due personaggi sconosciuti ai più, ma autori di una vera e propria rivoluzione nel gioco del calcio. Proprio il calcio, sport capitale nella nostra cultura nazionale e nella crescita delle generazioni più giovani: ecco dunque la scelta dell’amplificatore teatrale come
mezzo per far conoscere questa vicenda a un pubblico sempre più numeroso. Ma come poter raccontare l’orrore nazista, l’irrazionalità di quegli eventi, senza cadere nella cattiva retorica? Quesiti che già in passato hanno posto drammaturghi come Fassbinder in Per un pezzo di pane o Weiss nella sua Istruttoria, testi che hanno ispirato ed echeggiano nella messa in scena dello spettacolo.
Il Bradipo e la Carpa ripercorre le vite di due grandi allenatori ungheresi: dai trionfi all’oblio, dai campi di calcio alla sfera più intima fatta di passione e di un’amicizia lunga tutta una vita. I due amici si raccontano e raccontano senza risparmiare ironia e sarcasmo gli avvenimenti più felici della loro vita, in un crescendo che mette insieme il calcio, l’amore, la bellezza delle città italiane (Catania e Trieste), fino alla tragedia e al delirio degli ultimi anni della seconda guerra mondiale.
venerdì 31 gennaio 2020 ore 21:00
in occasione della Giornata della Memoria
regia e drammaturgia Antonio Carnevale
con Antonio Carnevale
e Riccardo Stincone
Guidati dalla voce e dagli occhi di Sergio Gaddi - curatore, divulgatore culturale e responsabile dei "Racconti dell'arte" di Arthemisia - il pubblico si immerge nell'America degli anni '50 e '60 passando dalla porta della celebre Factory di colui che rivoluzionò l'arte: Andy Warhol. Nella New York della seconda metà del '900 , Warhol rimuoverà l'opera d'arte dal trono dell'unicità per renderla riproducibile e commerciale, lasciando un segno indelebile nel mondo dell'arte.
Figlio di immigrati slovacchi, racconterà nelle sue opere l'universo visivo della "società dell'immagine", prendendo punto da tutto ciò che è POP - olare (cinema, fumetti, pubblicità) offrendo con la sua intera opera un ampio catalogodelle immagini - simbolo della cultura di massa americana: il volto di Marylin, la Coca Cola, il dollaro, la zuppa Campbell.
Il critico Gaddi invita dunque il pubblico ad un viaggio oltreoceano per scoprire la vita e le opere di colui che diede inizio ad un nuovo capitolo della storia dell'arte.
I RACCONTI DELL' ARTE
ANDY WARHOL
sabato 04 aprile 2020 ore 21:00
Grazie al Protocollo di Intesa “Teatro e Salute Mentale”, sottoscritto dagli Assessorati regionali alla Cultura, alle Politiche Giovanili, alle Politiche per la Legalità e alle Politiche per la Salute, si è costruito un terreno comune per la valorizzazione del Teatro, elemento di benessere psichico e, soprattutto, di crescita individuale e collettiva. Si tratta di un vero e proprio cartellone trasversale che intende promuovere le compagnie teatrali operanti nei diversi Dipartimenti di Salute Mentale della Regione Emilia-Romagna. Le produzioni teatrali, realizzate dalle compagnie, diventano parte integrante delle Stagioni teatrali regionali, per una loro valorizzazione sociale e culturale.
“Le Stagioni di Mario” è il settimo spettacolo realizzato dalla Compagnia “Teatro delle Benz”, che riunisce cittadini Utenti del Centro di Salute Mentale di Castelfranco Emilia.
Lo spettacolo, nato come i precedenti da proposte e suggerimenti degli stessi interpreti, si sviluppa attorno alla figura quasi iconica della marionetta (anzi della Mario-netta, da cui il titolo) a partire da una poesia, inizialmente attribuita a Gabriel Garcia Marquz, intitolata per l’appunto “Marioneta”. Dal desiderio di affrancamento dalla condizione di “burattino”, che si muove solo grazie ai fili cui è legato, prende vita un viaggio nelle stagioni dell’anno, che divengono metafora delle stagioni della vita. Come i precedenti, pur mantenendo una dimensione teatrale leggera, lo spettacolo assume infine un profondo carattere introspettivo, attraverso il quale gli interpreti danno voce ai propri pensieri, desideri, aspettative e paure.
LE STAGIONI DI MARIO
sabato 09 maggio 2020
ore 21:00
regia di Lorenzo Sentimenti
con la partecipazione di Simona Ori
Autore LORENZO SENTIMENTI con il contributo degli Utenti partecipanti all’esperienza
Interpreti SIMONE, VALENTINA, ANGELICA, ROMESH, LEONARDO, ANDREA, MAURA,
FRANCESCA, MARCO
Con la Collaborazione di MIA MICHELA MANACCHINI – Educatrice CSM
NADIA TAVERNARI – Infermiera CSM